Tavolino Klimt Klimt's Table
Se si potesse scegliere di vivere in un’epoca diversa dalla nostra, sapreste dirmi dove vi collochereste?
Io, per deformazione professionale, ho sempre guardato la storia dal punto di vista artistico.
La storia dell’arte mi ha trasmesso tante di quelle emozioni, che molto spesso mi sono immaginata calata realmente in certe epoche, a respirare e a vivere in un determinato momento.
Come quando studiai Artemisia Gentileschi, pittrice dalle qualità uniche e donna coraggiosa nell’imporsi in una società maschilista, dove l’arte era monopolio degli uomini. Spesso ho immaginato nei dettagli le sofferenze e le sconfitte subite, le lotte intraprese da questa donna. Il suo quadro più famoso e rappresentativo è sicuramente “Giuditta e Oloferne” e sono in molti a sostenere che, nella fierezza dello sguardo di Giuditta, Artemisia abbia voluto rappresentare tutta la sua fierezza e il suo riscatto verso la crudeltà degli uomini.
Ma “Giuditta e Oloferne” è un quadro che mi riporta anche ad altre epoche che sento molto vicine a me: sto parlando del quadro di Klimt, realizzato nel 1901. Stesso soggetto, ma realizzazione completamente diversa. La Giuditta di Klimt è l’espressione di un’epoca ricca di sperimentazioni e innovazioni, forse la più creativa e libera della storia. L’epoca delle avanguardie artistiche. L’epoca in cui sicuramente avrei voluto vivere. Respirare quei fermenti artistici, far parte di movimenti che alimentavano idee, innovazioni. Menti aperte alla sperimentazione, al dialogo, al confronto con altri artisti.
Girando per mercatini ho trovato questo bel tavolo in legno massello e ho deciso subito di omaggiarlo con la figura della Giuditta. Per renderlo ancora più prezioso, ho aggiunto la foglia d’oro.
Piccolo tavolo in noce. Rifacimento del piano con lavabili a velatura. La "Giuditta" di Klimt reinterpretata da me.
Finitura a resina autolivellante.
Misure: 50 x 40 h50
Small walnut table.
Reconstruction of the top with sheer washable.
Klimt's “Giuditta” reinterpreted by me.
Self-leveling resin finish.
Measurements: 50 x 40 h50
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If you could choose to live in a different era from ours, could you tell me where would you place yourself?
Due to my professional deformation, I have always looked at history from an artistic point of view.
The history of art has given me many of those emotions, which very often I have imagined really descended in certain eras, to breathe and to live in a given moment.
Like when I studied Artemisia Gentileschi, a painter with unique qualities and a courageous woman in establishing herself in a male-dominated society, where art was the monopoly of men. I have often imagined in detail the sufferings and defeats suffered, the struggles undertaken by this woman. The most famous and representative painting of her is certainly “Judith and Holofernes” and many argue that, in the pride of Judith’s gaze, Artemisia wanted to represent all her pride and her redemption towards the cruelty of men.
But “Judith and Holofernes” is a painting that also takes me back to other eras that I feel very close to me: I’m talking about Klimt’s painting, made in 1901. Same subject, but completely different realization. Klimt’s Judith is the expression of an era rich in experimentation and innovation, perhaps the most creative and free in history. The era of the artistic avant-gardes. The era in which I surely would have liked to live. Breathe those artistic ferments, be part of movements that fueled ideas, innovations. Minds open to experimentation, dialogue, confrontation with other artists.
Once again the woman is the leitmotif of my artistic experiments, once again my interests fall on female figures full of personality and character.
Wandering around the markets I found this beautiful solid wood table and I immediately decided to pay homage to it with the figure of Judith. To make it even more precious, I added the gold leaf.
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